GIORNATA DEL MEDICO E DELL’ODONTOIATRA 2022

OGGI, sabato 17 settembre, nell’Aula Magna della Abbazia di Santa Giustina si è tenuto il primo appuntamento dell'Evento istituzionale annuale dell’Ordine dei Medici

«IL MEDICO NELLA CITTÀ – INCLUSIONE E COESIONE SOCIALE: RIFLESSIONI».

DOMANI, domenica 18 settembre al Teatro Verdi di Padova, dalle 18.30 la Cerimonia della consegna delle Targhe per il 50^ anniversario della Laurea e il Giuramento dei nuovi Iscritti. A seguire, dalle ore 20.00, il Concerto Straordinario dell’OPV diretta dal Dr. Mirko Schipilliti

COMUNICATO STAMPA ex post

Padova, 18 settembre 2022. Si è svolto stamani, Sabato 18 settembre, all’Aula Magna della Abbazia di Santa Giustina in Prato della Valle, il primo appuntamento della Giornata del Medico e dell’Odontoiatra 2022, sul tema “IL MEDICO NELLA CITTA’- INCLUSIONE E COESIONE SOCIALE. Riflessioni”, un appuntamento istituzionale fortemente sentito che ha posto l’accento sul tema importante dell’inclusione indagato in ogni sua declinazione, secondo l’art. 3 del Codice Deontologico. Un imperativo morale oltre che professionale ora più che mai attuale sul quale l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri ha deciso di concentrarsi con grande impegno in quest’anno.

Dopo i saluti istituzionali ha aperto la mattinata una conversazione tra Giornalisti di Radio Rai2 con Massimo Cirri e Sara Zambotti su un tema molto delicato che Cirri ha affrontato nel libro “Quello che serve. Un racconto tra malattia, cura e Servizio Sanitario Nazionale” (Manni Editore) nato da una ricerca sul Sistema Sanitario Nazionale curata con la collega Chiara D’Ambros che si è intrecciato con l’esperienza personale della malattia e della cura e che ha evidenziato la democrazia del Sistema Sanitario Nazionale, un grande valore di un sistema che cura a prescindere dal conto in banca grazie al diritto alla salute sancito dalla Costituzione.

La mattinata è entrata nel vivo del tema con la Tavola Rotonda che ha declinato il Tema, moderata dalla Giornalista Sara Zambotti, e che ha visto il confronto tra le diverse Professioni: per questo sono stati invitati don Dante Carraro, medico e presbitero diocesano, Direttore di Medici con l'Africa Cuamm; Francesco Jori, giornalista ed esperto di comunicazione; la Prof.ssa Laura Nota Dipartimento Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata Università di Padova; il Dr. Luca Pezzullo, Presidente dell’Ordine degli Psicologi del Veneto; il Dr. Fabio Toso Direttore Generale dell’OIC di Padova.

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 «Il nostro impegno, da più di 70 anni, è portare cura e assistenza sanitaria nell’ultimo miglio – ha spiegato don Dante Carraro, Direttore Medici con l’Africa CUAMM –. Convinti che la salute sia un bene comune primario, facciamo del nostro meglio perché nessuno sia escluso, in Africa, negli otto paesi in cui siamo presenti, e in Italia accanto a tante condizioni di fragilità. Il nostro essere “con” l’Africa ha insito il concetto di inclusività, perché la cooperazione è prima di tutto incontro, incontro con gli ultimi, per rispondere ai bisogni sanitari di tutti, specie dei più poveri. Per essere efficaci dobbiamo partire da un’idea di sviluppo che coinvolga comunità e istituzioni, solo così si costruisce un sistema sanitario sostenibile, che possa dare risposte durature a un problema comune: quello della salute, di cui tutta la popolazione possa davvero usufruire.

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«La pandemia da Covid ha sollevato rilevanti problemi non solo di ordine sanitario ed economico ma anche culturale - ha precisato il giornalista Francesco Jori che ha declinato il tema della inclusione attraverso la comunicazione – gli interrogativi da essa posti chiamano in causa anche un diverso ruolo della medicina, che metta al centro il malato (e i suoi familiari), non la malattia; e che accanto alle cure in senso stretto metta in campo anche un accompagnamento del paziente e della sua rete parentale, in cui il tempo della comunicazione venga considerato a tutti gli effetti tempo di cura.»

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 «Si è dibattuto sul tema dell'aumento della vulnerabilità nella popolazione – è stato il commento della Professoressa Laura Nota del Dipartimento Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata Università di Padova – anche in riferimento ad un dilagare di condizioni di iniquità, che tendono ad associarsi a situazioni di ulteriori malesseri e disagi fisici e psicologici, comportanti 'nuovi carichi' di cura. E si è dibattuto sulla necessità di assumere una cultura inclusiva nell'ambito della vita professionale dei medici e del mondo della sanità, con lungimiranza, quale passo fondamentale che dovrebbe essere svolto da tutte le professioni, non solo quelle di cura, se ciò che interessa è anche un agire trasformativo nella società. E, a tal fine, si è dato valore ad una formazione che si muova su questa linea, stimolo pure di 'rigenerazione personale', in quanto si è condiviso il pensiero che gli operatori della sanità si trovano a gestire momenti di lavoro a volte poco dignitosi e possono sperimentare forme di discriminazione: un 'cuore inclusivo', incentrato sulla consapevolezza critica e visioni di futuro equo, possono diventare lo strumento per costruire futuri di qualità sia per se stessi e se stesse che per gli altri.»

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«Negli anni – ha commentato il Dottor Luca Pezzullo, Presidente Ordine degli Psicologi del Veneto – c’è stata una grande evoluzione a livello internazionale dei modelli di inclusione sociale che sono diventati, non solo più ampi nella loro estensione concettuale, ma anche più articolati. Siamo andati verso un modello bio-psico-sociale della logica inclusiva, in cui le varie dimensioni sociali, fisiche, medico sanitarie e psicologiche del sentirsi riconosciuti valorizzati nella propria specificità, diventano componenti di pari rilievo nella costruzione dell’inclusione sociale. L’inclusione sociale in futuro non può non diventare un paradigma di funzionamento dell’intero sistema socio-sanitario, poiché le diversità sono ormai il cuore di ogni evoluzione sociale demografica di cui si deve prendere cura il sistema socio sanitario.»

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«Riconoscere come centrale il tema della coesione sociale nella presa in carico delle persone fragili vuol dire accettare un radicale cambio di paradigma capace di riconoscere il valore della “cura" come fondante per il bene comune – ha affermato Fabio Toso, Direttore Generale OIC a proposito della inclusione delle persone anziane. Questo nuovo modo di pensare l’accoglienza dei più fragili vede la collaborazione tra medici e altri operatori sanitari fondamentale per garantire un “ecosistema della salute e del benessere” che mette al centro la persona. Tutto questo si traduce concretamente in un approccio multi-disciplinare che vede l’équipe in ascolto dei bisogni propri di ogni singolo ospite, delle sue preferenze e dei suoi gusti per poi partire a definire gli interventi per il suo benessere fisico, mentale e relazionale. Un approccio che vede la persona al centro delle cure e che prevede, anche, l’uso di piattaforme informatiche integrate e facilmente fruibili in grado di fornire informazioni di esiti e di aderenza terapeutica a tutta l’équipe sanitaria che ha in carico la cura della persona fragile e la capacità di integrare rapidamente i diversi livelli di assistenza».

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«Come nello scorso anno abbiamo reso omaggio alle Forze dell’Ordine ha salutato in chiusura della mattinata il Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Padova Dott. Domenico Crisarà nel consegnare le Targhe di riconoscimento alle Autorità militari e di Polizia –, anche quest’anno in cui l’emergenza Covid sebbene con altre modalità non ha comunque cessato di far sentire il proprio peso sulla vita della comunità sociale, abbiamo ritenuto di ripetere questo gesto di ringraziamento a quanti, Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, Polizia cittadina, tra le difficoltà, si sono dimostrate fondamento del nostro vivere civile garantendo sicurezza sociale. Sono i punti di riferimento della nostra comunità e abbiamo quindi pensato di riconoscerne il valore del servizio alla collettività e del sacrificio individuale.»

Le targhe sono state consegnate al DIPARTIMENTO MILITARE DI MEDICINA LEGALE di PADOVA (ha ritirato il Col. Sergio Garofalo); al COMANDO FORZE OPERATIVE NORD PADOVA (ha ritirato il Col. Lorenzo Puglisi); l’ARMA DEI CARABINIERI – STAZIONE di PADOVA (ha ritirato il Col. Michele Cucuglielli); la POLIZIA DI STATO – SEZIONE DI PADOVA (ha ritirato il Vicario del Questore Dr. Domenico Farinacci); alla GUARDIA DI FINANZA – COMANDO PROVINCIALE DI PADOVA (ha ritirato il Col. Michele Esposito); al CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO – COMANDO VV.F. di PADOVA (ha ritirato DS Dott. Ing. Cristiano Cusin); alla POLIZIA LOCALE DEL COMUNE DI PADOVA (ha ritirato il Commissario Capo, Dr. Maurizio Veronese).

Gli appuntamenti di domani, domenica 18 ottobre 2022

Il secondo momento è in programma per domani, domenica 18 settembre pomeriggio, dalle ore 18.30 al Teatro Verdi di Padova – gentilmente messo a disposizione dal Comune di Padova ­ che l’Ordine dei Medici ringrazia – ed è dedicato agli Iscritti con la consegna dei riconoscimenti per i 50 anni di Laurea e il Giuramento dei nuovi Iscritti del 2021, e sarà coronato alle ore 20.00 da un concerto straordinario dell’Orchestra di Padova e del Veneto diretta dal Dott. Mirko Schipilliti, medico, Consigliere dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, pianista solista e talentuoso Direttore di Orchestra, davvero una eccezionale singolarità di un medico di Pronto Soccorso direttore d’orchestra, pressoché unica. Anche il programma scelto dal Dott. Schipilliti è ispirato ai concetti di Integrazione e di Moderazione. Un concerto dedicato a tutti i medici e al personale sanitario, a chi esercita ancora, a chi ha smesso per anzianità, a chi comincia una nuova professione, a chi assiste i malati in territori di guerra, a medici e personale sanitario non più tra noi anche a causa della pandemia o della guerra, in un'ottica di riconciliazione collettiva attraverso la musica, che è forza comunicativa che si fa essa stessa messaggio universale. Il programma del concerto prevede l’esecuzione dell’ Ouverture da Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart, Andante dal Concerto per pianoforte e orchestra n. 21 K467, Rondò per pianoforte e orchestra K386 (ed. Schott, Tyson – Mackerras – Badura-Skoda); la Sinfonia n. 7 in La maggiore, op. 92 di Ludwig van Beethoven (Poco sostenuto – Vivace, Allegretto, Presto – Assai meno presto, Allegro con brio).

«La Giornata del Medico 2022 – ha concluso il Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri Dottor Domenico Maria Crisarà – quest’anno ha celebrato due momenti celebrativi molto significativi per gli Iscritti, ma soprattutto ha desiderato divenire occasione per entrare ancor più nel tessuto sociale della comunità nella quale i medici operano quotidianamente, indagando sotto l’egida di una inclusione non solo possibile ma soprattutto necessaria, il futuro della nostra professione, in dialogo ed apertura alla città. Il medico nella città: l’inclusione parte da noi.»

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Ufficio Stampa: Cristina Sartori | cell. 348.0051314 | email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

pdf CS ex post GIORNATA DEL MEDICO 17 e 18 09 022 (187 KB)