Non categorizzato

L'Ordine dei Medici è Ente pubblico non economico ricostituito con D.L.C.P.S. 13/9/1946 n, 233 per la disciplina dell'esercizio della professione medica.

A seguito della Legge 24/7/1985 n. 409, che ha istituito la professione sanitaria di Odontoiatria, l'Ordine ha esteso la propria competenza anche agli Odontoiatri.

Gli Ordini professionali hanno subito una profonda riforma a seguito della emanazione della Legge Lorenzin n. 3 del 2018 "Delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali nonche' disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute".

L'Ordine è retto da un Consiglio Direttivo che viene eletto ogni 4 anni dalla assemblea degli Iscritti. Il Presidente ha la rappresentanza legale dell'Ordine.

Sono competenze istituzionali dell'Ordine:

  • compilare, tenere ed aggiornare l'Albo dei Medici Chirurghi e l'Albo degli Odontoiatri;
  • vigilare alla conservazione del decoro e della indipendenza dell'Ordine;
  • designare i rappresentanti dell'Ordine presso commissioni, enti ed organizzazioni di carattere provinciale o comunale;
  • promuovere e favorire tutte le iniziative intese a facilitare il progresso culturale degli iscritti;
  • dare il proprio concorso alle Autorità locali nello studio e nell'attuazione dei provvedimenti che comunque possono interessare l'Ordine;
  • esercitare il potere disciplinare nei confronti dei sanitari iscritti negli albi, salvo in ogni caso, le altre disposizioni di ordine disciplinare e punitivo contenute nelle leggi e nei regolamenti in vigore;
  • interporsi, se richiesto, nelle controversie fra sanitario e sanitario, o fra sanitario e persona o enti a favore dei quali il sanitario abbia prestato o presti la propria opera professionale, per ragioni di spese, di onorari e per altre questioni inerenti all'esercizio professionale, procurando la conciliazione della vertenza e, in caso di non riuscito accordo, dando il suo parere sulle controversie stesse.

 

Consiglio direttivo

  • Presidente: Dott. Domenico Maria CRISARÀ
  • Vice Presidente: Dott. Adriano BENAZZATO
  • Segretario: Dott. Giacomo SARZO
  • Tesoriere: Dott. Giovanni GUASTELLA

Consiglieri:

  • Prof. Paolo ANGELI
  • Dott. Marco DE BERARDINIS
  • Dott.ssa Elisabetta FORMENTIN
  • Dott. Giuseppe MONTANTE
  • Dott. Tommaso PENNELLI
  • Dott. Giovanni SANTOSTASI
  • Dott.ssa Chiara SCIBETTA
  • Dott. Andrea SPAGNA
  • Dott. Mirko SCHIPILLITI
  • Prof.ssa Gaya SPOLVERATO
  • Dott.ssa Roberta VOLPIN

Commissione Albo Medici-Chirurghi

  • Presidente: Dott. Domenico Maria CRISARÀ
  • Vice-Presidente: Dott. Adriano BENAZZATO
  • Segretario: Dott. Giacomo SARZO
  • Dott. Giovanni GUASTELLA
  • Prof. Paolo ANGELI
  • Dott.ssa Elisabetta FORMENTIN
  • Dott. Giuseppe MONTANTE
  • Dott. Tommaso PENNELLI
  • Dott. Giovanni SANTOSTASI
  • Dott. Andrea SPAGNA
  • Dott. Mirko SCHIPILLITI
  • Prof.ssa Gaya SPOLVERATO
  • Dott.ssa Roberta VOLPIN

Commissione Albo Odontoiatri

  • Presidente: Dott. Marco DE BERARDINIS
  • Vice-Presidente: Dott. Mauro GRIGOLETTO
  • Segretario: Dott.ssa Chiara SCIBETTA
  • Dott. Ferruccio BERTO
  • Dott. Francesco SCARPARO

Collegio dei Revisori dei conti

  • Presidente: Dott. Andrea ALBANESE
  • Dott. Nicola DE PICCOLI
  • Dott. Massimo RIGATO
  • Supplente: Dott.ssa Silvia Eugenia BENNICI

Noi tutti nell’esercitare la nostra professione o in una corsia ospedaliera o nel territorio, affrontiamo ogni giorno le problematiche concrete del mondo sanitario.
Immersi in questa quotidianità constatiamo che la riflessione bioetica più elevata, in qualche modo più teorica, è un approfondimento sicuramente affascinante, però presenta un abisso rispetto alla realtà concreta......

 

 

 

La Scuola di Etica Medica dell’Ordine
SFOGLIA GLI ELABORATI 2011  >>>

Il rispetto della vita e della dignità del malato, la perizia e la diligenza nell'esercizio della professione: questi solo alcuni dei doveri che ogni medico deve rispettare.

Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, giuro:

di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento rifuggendo da ogni indebito condizionamento;

di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale;

di curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica e promuovendo l'eliminazione di ogni forma di discriminazione in campo sanitario;

  • di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di una persona;
  • di astenermi da ogni accanimento diagnostico e terapeutico;
  • di promuovere l'alleanza terapeutica con il paziente fondata sulla fiducia e sulla reciproca informazione, nel rispetto e condivisione dei principi a cui si ispira l'arte medica;
  • di attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze;
  • di mettere le mie conoscenze a disposizione del progresso della medicina;
  • di affidare la mia reputazione professionale esclusivamente alla mia competenza e alle mie doti morali;
  • di evitare, anche al di fuori dell'esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il decoro e la dignità della professione;
  • di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni;
  • di rispettare e facilitare il diritto alla libera scelta del medico;
  • di prestare assistenza d'urgenza a chi ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a disposizione dell'autorità competente;
  • di osservare il segreto professionale e di tutelare la riservatezza su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell'esercizio della mia professione o in ragione del mio stato;
  • di prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione.

"Giuro per Apollo medico e Asclepio e Igea e Panacea e per gli dèi tutti e per tutte le dee, chiamandoli a testimoni, che eseguirò, secondo le forze e il mio giudizio, questo giuramento e questo impegno scritto: di stimare il mio maestro di questa arte come mio padre e di vivere insieme a lui e di soccorrerlo se ha bisogno e che considererò i suoi figli come fratelli e insegnerò quest\'arte, se essi desiderano apprenderla; di rendere partecipi dei precetti e degli insegnamenti orali e di ogni altra dottrina i miei figli e i figli del mio maestro e gli allievi legati da un contratto e vincolati dal giuramento del medico, ma nessun altro.

Regolerò il tenore di vita per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio, mi asterrò dal recar danno e offesa.

Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, nè suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo.

Con innocenza e purezza io custodirò la mia vita e la mia arte. Non opererò coloro che soffrono del male della pietra, ma mi rivolgerò a coloro che sono esperti di questa attività.

In qualsiasi casa andrò, io vi entrerò per il sollievo dei malati, e mi asterrò da ogni offesa e danno volontario, e fra l'altro da ogni azione corruttrice sul corpo delle donne e degli uomini, liberi e schiavi.

Ciò che io possa vedere o sentire durante il mio esercizio o anche fuori dell\'esercizio sulla vita degli uomini, tacerò ciò che non è necessario sia divulgato, ritenendo come un segreto cose simili.

E a me, dunque, che adempio un tale giuramento e non lo calpesto, sia concesso di godere della vita e dell'arte, onorato degli uomini tutti per sempre; mi accada il contrario se lo violo e se spergiuro".